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Il
Canale dell'Osservatorio |
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L'itinerario
proposto costituisce una alternativa alla ormai molto nota (per
chi ha dimestichezza con i Monti Sibilllini) traversata che concatena
la discesa del Ghiaione SE di Pizzo del Diavolo con quella del Grande
Imbuto di Colleluce. Vengono discesi due canali paralleli ai primi,
anche essi piuttosto impegnativi e non meno spettacolari.
La seconda discesa, che percorre il Fosso di Casale, ha il vantaggio
di essere possibile, anche se con molta attenzione, anche quando
le condizioni della neve sui versanti a nord non sono completamente
sicure, in quanto utilizza per un lungo tratto una spalla.
L'ingresso nel canale dell'Osservatorio è spesso complicato
dalla presenza di una importante cornice, nel qual caso è
consigliabile ripiegare sul poco distante ghiaione SE: per raggiungerlo
occorre percorrere la cresta verso SE fino alla vetta di Monte Redentore.
Attenzione ai rialzi di temperatura, il versante del Fosso di Casale
opposto a quello di discesa è soggetto a distacchi spontanei
dalle zone rocciose, che convogliano nel fondo del canale gigantesche
slavine.
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La
parte alta della discesa nel fosso di Casale |
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Relazione
Lasciata l'auto
sotto il paese di Castelluccio di Norcia, in prossimità di
uno slargo con baracca metallica sulla sinistra, ci si dirige su
una stradina sterrata verso il grande canalone a forma di Virgola
che scende dalla vetta di Monte Redentore. Lo sterrato è
percorribile in auto per un tratto ma è spesso molto fangoso
e disagevole. Nell'ultimo tratto si abbandona lo sterrato e si attraversano
i campi utilizzando i confini, in direzione del canale.
Si risale il canale e giunti sotto al cordolo roccioso che taglia
tutto il pendio, si continua nel ramo centrale o in quello di sinistra,
a seconda delle condizioni, superando un ripido muro (talvolta possibile
sci ai piedi).
Si prosegue dritti sul pendio fino alla cresta (Cima dell'Osservatorio,
2350 m). Poco a sinistra del punto di arrivo si apre, sul versante
opposto, il Canale dell'Osservatorio. Per la vetta di M.Redentore
occorre percorrere un tratto di cresta verso Sud.
Si scende nel canale, inizialmente piuttosto ripido ma sempre abbastanza
largo, si esce dalla zona rocciosa e si scia fino alla fine del
pendio laterale della Valle di Pilato. Rimesse le pelli, ci si dirige
verso S e si raggiunge il lago di Pilato (1950 m) normalmente nascosto
dalla neve), sotto le pareti di Pizzo del Diavolo. Si risale il
lato destro orografico della valle utilizzando un evidente passaggio
denominato "le roccette", che consente di superare sulla
sinistra una fascia di rocce traversando poi subito sopra. In buone
condizioni il passaggio può essere superato sci ai piedi,
con molta cautela.
Superato il tratto ripido, ci si dirige verso la sella delle Ciaule
(2240 m). Si lascia sulla destra il rifugio Zilioli (non gestito),
ci si dirige verso N e si raggiunge la cima di M.Vettore (2476 m).
(la cima è quella di sinistra).
Si percorre un breve tratto di cresta verso N fino ad affacciarsi
sul grande anfiteatro del Fosso di Casale. E' visibile sulla destra
una cresta interrotta da una evidente torre rocciosa.
Si scende diretti in un canale leggermente accennato e arrivati
all'altezza della base della torre si traversa sotto di essa raggiungendo
la spalla che delimita il fosso: il canale che scende a sinistra
verso il fondo del fosso è chiuso da un salto e richiederebbe
di attrezzare una doppia. Si prosegue sulla spalla, talvolta poco
innevata, superando un tratto piuttosto ripido, fino al punto in
cui un netto canale a sinistra consente di tornare dentro al canale
principale, nel fondo del fosso, a valle del salto. Si prosegue
nel fosso spesso su scomodi residui di valanga e alla fine della
neve si costeggia il torrente fino all'auto.
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Scheda
tecnica
Dislivello
in salita:
circa 1700
m complessivi
Dislivello
in discesa:
circa 1800 m complessivi
Difficoltà:
pendenza max.40-45°, pendenze piuttosto continue
Esposizione:
ESE e N le discese, NO,O e N le risalite
Materiale:
normale dotazione per scialpinismo
Periodo:
Marzo-Maggio

Una
valanga a fine stagione nel fosso di Casale
Accesso
stradale a valle:
Montegallo (AP) si può raggiungere da Arquata del Tronto
(AP) , sulla S.S. n.4 Salaria, prendendo in direzione Pretare e
superando il Passo del Galluccio. Al paese di Balzo, ad un bivio
a forma di T, si prende a sinistra in direzione Astorara. Superati
i pittoreschi paesetti di Astorara e Colleluce si prende a destra
ad un bivio, verso Interprete, e si lascia l'auto dove la strada
attraversa il secondo torrente.
Accesso
stradale a monte:
tornati a Montegallo si supera nuovamente il Passo del Galluccio
e quindi Forca di Presta per scendere, dalla parte opposta, nel
Piano Grande di Castelluccio di Norcia. Parcheggiare sotto il paese,
a circa 300 m dal bivio per Norcia, ad uno slargo sulla destra con
baracca di lamiera. E' possibile avvicinarsi maggiormente in auto
percorrendo lo sterrato, piuttosto in cattive condizioni: al primo
bivio prendere a destra.
Navetta:
circa 25km
Punti dappoggio:
a Forca di Presta, il rifugio dellAssociazione Nazionale Alpini
(tel.0736/809278)
A Castelluccio di Norcia, la trattoria La Taverna, che
dispone anche di camere (tel.0743/821100), oppure la tavola calda
presso il Bar del Capitano (tel.0743/821121). Ottima anche la trattoria-pizzeria
Ruffini a Pretare (tel.0736/804758)
Carte: C.A.I. Sezione Ascoli Piceno
Parco Nazionale dei Sibillini Carta dei sentieri scala 1:25000
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